Gli importanti cambiamenti che avvengono in adolescenza possono predisporre i giovani a modelli comportamentali capaci di rappresentare possibili  fattori di rischio per lo sviluppo di malattie. Tra i fattori in grado di influenzare la percezione di salute e benessere troviamo il peso corporeo. Più nel dettaglio è stato dimostrato che se il sovrappeso è associato ad un aumento del rischio di problemi psicologici, emotivi e sociali, il sottopeso, soprattutto nel sesso femminile, è associato ad un aumento della percezione di benessere che permette il mantenimento di comportamenti non salutari. 

Proprio in questo contesto, è stato condotto nell’ambito del Progetto AVATAR uno studio al fine di verificare la relazione tra le diverse dimensioni della qualità della vita correlata alla salute , lo stato ponderale ed i comportamenti a rischio e pubblicato sulla rivista Nutrients con il coinvolgimento di 1826 adolescenti italiani.

Come sottolinea la Dr.ssa Lazzeri, i risultati hanno dimostrato un’associazione tra lo stato ponderale e la percezione del benessere. Più nello specifico, il sovrappeso è correlato ad una riduzione del benessere psicologico, ad una minore percezione di sé e a disturbi alimentari. Gli adolescenti in sovrappeso riportano anche di essere maggiormente vittime di bullismo. Al contrario, gli adolescenti in sottopeso, presentano un’alterata aderenza alla dieta mediterranea, maggior rischio di disturbi alimentari ed un aumento del rischio di social addiction. Non sembrano invece esserci particolari differenze legate al sesso. 

Lo studio evidenzia quindi la presenza di ideali di benessere sbagliati ed una correlazione tra l’indice di massa corporea (BMI) e la qualità della vita. Si evidenzia inoltre la necessità di realizzare strategie di controllo del peso che tengano in considerazione non soltanto i parametri metabolici, ma anche quelli psicologici, soprattutto nella progettazione di programmi rivolti alla popolazione adolescenziale.

Saranno pertanto necessarie future ricerche per chiarire l’associazione tra le categorie del peso corporeo e le dimensioni correlate alla qualità della vita così da poter definire interventi preventivi, mirati e personalizzati.